“Lavoce degli alberi” nasce improvvisa. Istinto. Folgorazione. Lampo creativo.
Un’esplosionedi idee, sensazioni, immagini, argomenti, storie, che incontrano logica eragione, solo quando stanno per smarrirsi durante il cammino tra righe, parole,sintassi, regole.
Unlibro attraversato da schegge impazzite di creatività, che non si sono adattatea restare imprigionate nel “limbo” tra mente e cuore e improvvisamente hannodeciso di organizzare la rivolta ed evadere.
Hannoscelto come via di fuga le pagine, utilizzando la ragione come mappa pertrovare la strada migliore. “La voce degli alberi” è il racconto, appunto,della loro fuga.
Ognipensiero che troverete ha una “mamma” diversa un papà spesso assente ed unafamiglia molto allargata.
Qualcuno è nato mentre mi trovavo in auto a fissarel’orizzonte o stavo guidando su strade affamate di velocità e chilometri.Qualcun altro ha fatto il “primo ruttino” tra un bicchiere di whiskey bevuto dasolo o in una sera in compagnia, di cui ricordo poco. Luoghi non adatti atutti, ma assolutamente perfetti per le emozioni ed i “pensieri selvatici”.
Qualcun altro è venuto al mondo durante uno deimiei momenti di solitudine di fronte al mare o tra le colline, osservando unbimbo giocare o un anziano che aveva tutta l’aria di ripensare alla sua vita,seduto su una panchina con vista sull’infinito.
Altri hanno preso forma viaggiando in qualche luogoremoto o mentre ero incantato, a guardare la donna che amo dormire.
Infine, diversi di questi pensieri sono nati giàmaturi, nei momenti di rabbia, dove sputi veleno su chi ti ha fatto del male.
Horaccolto i monologhi, scritti, creati o improvvisati per la Web Radio “JollyJoker”. Ho “richiamato” momenti di dolcezza e tenerezza, dopo la passione.
Immaginie idee nate un po’ ovunque, anche mentre ero semplicemente in bagno. Non stabene scriverlo vero?
Non è così che fanno “quelli bravi”! Non si scrive,su un “libro perbene”, che si era in bagno; i lettori potrebbero pensare chehai delle idee di merda…
Questo libro, non è molto “educato”, ma vi possogarantire che è estremamente ed intensamente vero.
“Vero” vuole esserlo sul serio, per incontrarvi,condividere con voi, le stesse ansie, felicità, rabbie e tenerezze di vita.Lampi che possono portare indietro nel vissuto, accompagnare ad incontrare unrimpianto, far cercare con tenerezza la mano dell’amore che si ha accanto oriempire di rabbia, quando il petto si accende per una stonatura della vita. Paginesulla mia e vostra dolcezza. Righe che riportano un odore, un luogo,un’esperienza.
Potràcapitare, leggendo, di ritrovarsi in un posto dentro che non sapevate nemmenoesistesse o avete cercato di fuggire per tutta la vita.
Queiposti che si raggiungono solo con la verità.
Nudae cruda, diretta e violenta, tenera e sognante.
Èil modo che ho trovato per capire se, in questo mondo che ci allontana tuttisempre di più, ci si può ritrovare a condividere qualcosa di intenso, comebuoni amici, intorno al fuoco delle idee.
Ridendoo piangendo, furiosi o calmi, emozionati o distaccati. Restare seduti incerchio ad osservare questi incandescenti puntini luminosi che salgono versol’alto, ondeggiando nell’aria.
Parlarneinsieme. Voltarsi verso chi è accanto e ritrovarsi. Riscoprire qualcosa cheaccomuna tutti.
Mipiace chiamarle scintille, ma voi potete chiamarle tranquillamente emozioni.
Iltitolo di questa raccolta, “La voce degli alberi” è un’immagine arrivataimprovvisamente. È bastato un alito di vento e le foglie hanno cominciato asussurrare. Il vento si è fatto più forte ed hanno iniziato a gridare. L’ariasi è calmata e tutto si è trasformato in un imponente silenzio.
Nonho trovato nulla che assomigliasse più di questo ad una voce.
“Lavoce”.
“Lavoce degli alberi” rende perfettamente l’idea di qualcosa che difficilmente sipuò imprigionare e ha un variegato modo di esprimersi. Assomiglia, indefinibilee libera, ai miei pensieri e forse un po’ anche ai vostri.
Hodiviso questo universo, “fotografato” in pieno “Big Bang”, in più “sezioni”dove ho raccolto i pensieri per associazione di idee o, per meglio dire, per“confusione di idee”.
“Raccontidell’anima in rivolta” è il momento in cui l’anima prende fuoco, a proposito di“scintille” ed “evasioni”. È un inizio duro, intenso, crudo. Senza pietà.
“D’animaed altre storie”, “Sensazioni ribelli ed altre storie”, “Di natura ed altrestorie”, “Emozioni, ricordi ed altre storie”, “Per sé stessi ed altre storie”,sono le sfumature che la mia mente ha voluto catturare.
Sonoriuscito a “rubare” un pensiero alla mia compagna Roberta, sulla “difficoltàdello scrivere” e sulla complessità dell’esprimersi: non è facile mettersi anudo, specialmente quando si deve poi “passeggiare” davanti a tanti occhi, testee sensibilità diverse. “Molto più di quanto pensi” è il titolo di questariflessione, perché troppe volte pensiamo di non saper fare qualcosa che invececi riesce benissimo.
Perconcludere ho inserito due sezioni a cui sono particolarmente legato: “Il sassonella scarpa ed altre storie” e “Radiofollie (extrapensieri)”.
Laprima è composta da pensieri brevi e fulminanti, alcuni divertenti, altriromantici e delicati, altri ancora caustici ed arrabbiati, altri sognanti emalinconici; immagini improvvise che nel tempo ho raccolto, legato con un filoper non lasciarle scappare via. La seconda, che non poteva proprio mancare, èuna sintesi di monologhi trasmessi in radio, frasi e viaggi mentali deipersonaggi di fantasia che hanno popolato la programmazione.
Questolibro nasce per mettere a nudo ciò che sono. Ciò che siamo.
Propriocome il vento che attraversa i rami e dà voce alle foglie, “La voce deglialberi” è impetuosa, non cerca facile consenso, né di ripercorrere strade giàbattute. Non cerca competizione con gli acrobati ed i funamboli della parola,né di far sembrare le emozioni grandi e piene.
Leemozioni, qui, sono grandi e piene.
Ognipensiero è stato rivisitato, rielaborato, a volte trasformato. Curato,coccolato, sgridato e poi ha continuato a fare come cazzo voleva. Ogni pensieroè stato immerso nella musica e non si è mai asciugato del tutto. Ogni pensieroè per voi.
Èper me.
Daniele Bellofiore